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lunedì 5 novembre 2012

Il Mistero dei due anni dopo

Le incertezze del lungo cammino umano sono innumerevoli, l'unica vera certezza è che a tutto c'è una fine del periodo di garanzia.
Jacklyn Leopardi (parente)

     L'aspirapolvere, la macchinetta per il caffè espresso, l'automobile, il notebook, il condizionatore, il cellulare, la presa tripla, la lampadina... tutte cose che compri e in genere funzionano, finché c'è la garanzia. Guarda caso il primo giorno festivo dopo la scadenza, o comunque il sabato passate le ore 19:30, si rompono.
Ma perché? Com'è che fa uno strumento senza una coscienza a sapere quando ha la libertà di rompersi senza pesare sulla sua casa madre?

     Per dirne una, la mia auto è andata come un orologio per due anni, alle ore 18:25 del giorno della scadenza della garanzia il motore ha cominciato ad andare a tre cilindri (e ne aveva due). Alle 18:30 chiudeva l'officina, ce l'avevo  a 5 minuti ma per via del terzo cilindro che continuava a mettere zizzania tra gli altri due, ci ho messo 6 minuti e sono arrivato che il meccanico era già a casa sua, a 20km, seduto a cenare (a parte la estrema puntualità nel chiudere, delle attività del nord, la sua auto ha otto cilindri che però son cresciuti insieme). La casa costruttrice aveva sicuramente calcolato tutto.

    Anche il gatto mi si è rotto dopo due anni e un giorno, e me lo son dovuto tenere difettato (uno dei due occhi non riflette più quando gli faccio i fari in faccia, che è la cosa che più di tutte mi ha spinto a prendermi un gatto).

    Assai più curioso quando penso che una volta ho comprato un frullatore e, merito dell'esperienza, ho deciso di pagare quelle 30 euro in più per portare la garanzia a cinque anni. S'è rotto dopo due mesi. "Finalmente una volta posso ripararlo a spese del costruttore", mi dico. Ma le cose non capitano mai per caso: avevo perso lo scontrino. Oppure me l'hanno fatta, col vecchio trucco dello scontrino col filo di nylon.

    Forse solo una storia che mi raccontavano da bambino, pare che un mio lontano cugino riuscì a riparare il suo fornetto elettrico in garanzia. Forse per un difetto di fabbrica, non si ruppe il giorno dopo ma quello prima della scadenza. Ma passato qualche giorno l'aver spedito il prodotto con la sua bella cartolina della garanzia, una sera mentre rientrava fu raggiunto da raffiche di mitra davanti al suo portone. Ovviamente da un'alfetta in corsa, come da sparatoria standard dei tempi. I suoi assassini fecero perdere le loro tracce a piedi, ché dopo la sparatoria l'alfetta non partiva più, essendo fuori garanzia.

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