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giovedì 24 maggio 2012

Le antiche incomprensioni tra l'uomo e lo scotch

Un uomo che prima ha guardato nella nebbia un filo d'erba della steppa e l'ha scambiato per un albero, non può più, dopo aver riconosciuto il filo d'erba, vedere in esso l'inizio del rotolo di scotch.
Lev Tolstoj 

 Accade nel mondo, tutti i giorni, gente che si accinge ad utilizzare quella magnifica invenzione che è il nastro adesivo, ciò che non dovrebbe accadere nella vita di un onesto cittadino che paga le tasse: la scomparsa della estremità iniziale del rotolo.

 Basta un attimo di distrazione, il lasciare il rotolo così, con leggerezza, senza le dovute manovre salva-apice, che quei pochi centimentri di nastro staccati dalla circonferenza si ricongiungono ad essa, ad una velocità sbalorditiva. È proprio in questo istante che si attiva la mimetizzazione della punta, meccanismo di autodifesa che la natura ha dato al rotolo di scotch.

A dire il vero nessuno è immune a questa eventualità, anche i più navigati e gente che utilizza lo scotch da decenni ha avuto questo incidente più di una volta nella vita.

Quando avviene più spesso questo diguido?
Si sappia che il fenomeno è della famiglia dei murphyniani. Come tale, succede quasi sempre quando è meno opportuno che succeda.
La situazione tipo è nel mentre una persona sta mantenendo ben chiuso un cartone in attesa di un pezzo di scotch che una seconda persona sta tagliando. Chi ha vissuto certe situazioni sa benissimo che dopo quei quarantotto minuti di attesa dati dalla ricerca del solchetto sull'intera circonferenza del rotolo dello scotch, cominciano a presentarsi dei colori tra il violaceo ed il porpora sulle mani della persona che tiene fermo l'oggetto al quale applicare il nastro adesivo, e in generale isteria accompagnata da urla e bestemmie in reverse da parte di tutti coloro che sono coinvolti nella situazione.

 Può succedere in situazioni altamente rischiose, come quando ci si ritrova a dover legare alla sedia un uomo appena rapito durante una normale attività criminale. Dove però si lotta contro il tempo che manca al risveglio della persona precedentemente stordita, e quindi al suo incazzarsi.

La cosa è una di quelle che provoca forti nevrosi anche a coloro che assistono alla scena del non trovare il solco dell'inizio del rotolo di scotch.
Chi si ritrova spettatore dopo un tot di tempo ha l'impulso a voler prendere in mano la situazione. E di solito partono i consueti "ci penso io" con il dimenarsi e lo sperimentare tecniche diverse. Questo perché il cervello umano non può accettare sconfitte dovute al fatto che non si veda più quella linetta che segna l'inizio del nastro sul rotolo.

Poi c'è chi inganna, creando un altro taglio divisorio su una parte integra.

Un uso abbondante del nastro adesivo lo si fa nei seggi elettorali, alla fine, quando si reimpacchetta tutto. E ora si spera vi risulti chiaro perché molti seggi all'alba del giorno successivo l'inizio dello spoglio non hanno ancora concluso le operazioni.

Non mancano le situazioni storiche andate in malora a causa di questa maledizione, ma alle quali si è preferito dare spiegazioni più convenienti:

- Uno dei metodi che allora fu studiato per recuperare Alfredino dal pozzo fu proprio una corda con all'estremità, per appiccicarlo mentre era senza sensi, un pezzo di scotch da imballaggio con la parte adesiva scoperta. Ora sapete il perché dei ritardi nella preparazione;
- Nel 1945, l'aereo militare Enola Gay non si era messo in volo per bombardare, non era previsto. Stava sorvolando il Giappone durante una manovra di parcheggio nell'hangar di Los Angeles quando ad un tratto il pilota notava che si era sganciata la corda elastica da portapacchi, quella che teneva fissata la bomba atomica alla coppa dell'olio. Stava provvedendo con lo scotch (in dotazione ai bombardieri nel cassetto del cruscotto e previsto per questo tipo di emergenze) ma poi...
- Fino ad un certo periodo c'era una persona assunta da terzi per scotchare rapidamente la bocca di Bossi quando stava per dire una stronzata. A lui va tutta la solidarità possibile, perché essendo stato licenziato dopo due soli giorni per l'incidente di cui sopra potrebbe sembrare che abbia lavorato molto poco in confronto alla realtà.

In una puntata di SuperQuark, ricordo che Piero Angela parlò del meccanismo di autodifesa che lo scotch ha sviluppato nella sua evoluzione, e che nel nord dell'Australia è addirittura usato da un tipo di rotolo di carta igienica. Agghiacciante solo l'immaginare di trovarcisi di fronte, nella situazione tipo.

3 commenti:

  1. ti stavo per fare un commento intelligentissimo, ma poi un idiota che passava per strada ha iniziato a fare versetti da cerebroleso alla mia gatta alla finestra.
    si stava meglio quando si stava peggio.

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    1. Son cose brutte.
      Ma anche belle, a guardarsi. Se no da anziani cosa si racconterà ai nipoti (di estranei) ?

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  2. impacchettare.regali.di natale. Apocalisse.

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